I nuovi orizzonti della postura – 1.2

ABC MUOVITI per il tuo benessere

Siamo giunti alla seconda parte del racconto sull’Embodiment e della sua magia. Puoi trovare il primo articolo cliccando quì.

Ci siamo lasciati con questa domanda:

Il movimento del corpo può dunque condizionare il mio stato d’animo?

QUALI SONO I MOVIMENTI CHE MI FANNO STARE MEGLIO?

Diversi studiosi nel campo delle Neuroscienze (ramo della Biologia o anche definito Neurobiologia, che rappresenta l’insieme degli studi scientificamente condotti sul sistema nervoso) hanno spostato l’attenzione sull’importanza attiva del corpo, sull’elaborazione di pensieri, stato d’animo, linguaggio e memoria.

Ricerca scientifica nelle Neuroscienze

Nuove evidenze scientifiche in questo campo, suggeriscono che le emozioni e le cognizioni a esse collegate, sono associate a stati muscolari, tra cui espressioni facciali, posture del corpo e movimenti (Winkielman et al., 2015). La ricerca a sostegno di questa teoria ha dimostrato che il corpo può influenzare le risposte psicologiche.

Ad esempio, una postura eretta, verticalizzata, produce miglioramento dell’autostima e del senso di potere, mentre una postura “accasciata” riporta a uno stato di sonnolenza, apatia, inadeguatezza. (Hao, Yuan, Hu e Grabner, 2014; Nair, Sagar, Sollers, Consedine, Broadbent, 2015; Ranehill et al., 2015; Riskind & Gotay, 1982).

È stato dimostrato che rimanere distesi supini e attuare una respirazione lenta e controllata, muovendo in maniera cadenzata la gabbia toracica, determina un calo importante di ansia anticipatoria prima di un fattore di stress, rispetto a chi rimane in piedi, comportando una differenza nel carico dei barorecettori (Lipnicki & Byrne, 2008).

Le espressioni facciali hanno dimostrato di influenzare risposte fisiologiche e psicologiche, trasformando positivamente i fattori di stress acuto (Kraft & Pressman, 2012).

Un’altra simpatica ricerca riguarda il camminare per brevi distanze. Questa ricerca mirava a indagare se una camminata con postura eretta producesse miglioramenti immediati a breve termine degli stati psicologici (stati affettivi, sentimenti di potere, sonnolenza e dolore percepito) e stati fisiologici (pressione sanguigna, pelle galvanica, risposta e temperatura della pelle) rispetto a una posizione di camminata “accasciata” o depressa durante uno stress psicologico. È stato impiegato un esperimento in cui i partecipanti sono stati assegnati in modo casuale in due gruppi: camminata eretta e camminata depressa.

Coloro che appartenevano al gruppo della camminata depressa, soltanto atteggiandosi con il corpo a persone depresse, hanno avuto un aumento di cortisolo (ormone dello stress), un’aumentata risposta galvanica della pelle, un’alterazione di pressione sanguigna e di frequenza cardiaca, ansia, nonché peggioramento dell’umore negativo e riduzione dell’attenzione (Allen, Kennedy, Cryan, Dinan e Clarke, 2014; Michalak, Rohde e Troje,2015).

Coloro che appartenevano al gruppo della camminata eretta hanno segnalato stati emozionali meno negativi, maggiori sentimenti di potere e meno sonnolenza rispetto ai partecipanti alla postura di camminata depressa. Sono stati testati anche: pressione del sangue in diminuzione, bassa risposta galvanica della pelle e temperatura della pelle inferiore rispetto ai partecipanti alla postura di camminata depressa. Miglioramento dello stato di vigilanza e della memoria. (Allen, Kennedy, Cryan, Dinan e Clarke, 2014).

Persone indotte nel camminare con uno stile “felice” hanno richiamato più parole positive che parole negative rispetto alle persone con camminata “infelice”.

Camminata “depressa” ed “eretta”

Se diversi stili del camminare alterano quindi le risposte fisiologiche e psicologiche allo stress, possiamo supportare la teoria dell’Embodiment e accogliere il Metodo ABC Muoviti® come un vero toccasana per il benessere.

ABC Muoviti® per stare meglio

È importante portare lo sguardo al di là delle nostre consolidate convinzioni e comprendere che l’atteggiamento posturale, manifestazione dinamica del nostro Essere, può determinare risposte e nuove strategie a problematiche muscolo-scheletriche che tradizionalmente affrontavamo con schemi biomeccanici, assolutamente utili, ma in alcuni casi non risolutivi!

L’esperienza insegna che non tutti riescono a percepire il corpo, così come si comprende che non sia facile capire come mai certe emozioni scaturiscono senza che ce ne accorgiamo. Pensando a questo “inghippo” è stato studiato il Metodo ABC Muoviti®.

Il primo corso ti spiega come, in solo 3 facili mosse, il sistema corpo-mente acquisisce un messaggio duraturo di forza, allineamento, benessere, calma, serenità.

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Studio Balánse di Donatella Fadini

Udine – Via Laipacco, 92

E-mail: info@balanse.it – Tel. 348 762 7163

Andrea Favalli

Zampis di Pagnacco – Via Plaino, 27

E-mail: andrea@andreafavalli.com -Tel. 347 708 4994

I nuovi orizzonti della postura – 1.1

ABC MUOVITI ed Embodiment

Finora siamo stati convinti che lo studio e l’analisi posturale si possano fermare a una mera valutazione biomeccanica. Invece no! Questo concetto è altamente limitante!

Il corpo, nella sua forma e nel suo movimento, vive e si adatta continuamente alle informazioni e agli stimoli che provengono dall’esterno e, a sua volta, “emette” informazioni dirette verso ciò che lo circonda. Questo scambio è gestito da un sofisticato “software” di elaborazione dati, composto da molti sottosistemi che comunicano tra di loro: memoria, sistema somato-sensitivo, emozioni, natura del pensiero, linguaggio, forme e colori del corpo, atteggiamenti.

Oggi il mio interesse è rivolto verso la comprensione di come la lettura della postura possa alimentarsi di nuovi interessanti concetti che coinvolgono non solo il corpo e il movimento, ma anche la mente e le emozioni.

Teoria “dell’Embodiment”

La teoria “dell’Embodiment” (impersonificazione o personificazione) è un approccio teorico e sperimentale in psicologia e nelle scienze cognitive che ha attirato negli ultimi anni parecchia attenzione, non solo da parte di chi si occupa di psicologia, ma anche da parte di chi si occupa di postura e movimento.

L’Embodiment, in parole semplici, può essere definita come “la conoscenza attraverso l’esperienza del corpo”.

La cultura occidentale e la scienza antica e moderna, così come gli studi sull’intelligenza, hanno unidirezionalmente dissociato il corpo dagli stati del pensiero: possiamo risalire a Platone che asseriva che il Corpo è una distrazione per la vita intellettuale, o addirittura a Sant’Agostino per il quale il corpo è fonte di peccato e debolezza, a Cartesio, che divide nettamente le esperienze del corpo da quelle della mente sostenendo che l’una non influenza l’altra.

Finalmente anche in campo clinico e riabilitativo, attraverso lo sviluppo degli studi sulla consapevolezza del sé corporeo (ovvero il sentimento di possedere un corpo proprio e personalissimo, strutturato e composto) si è giunti a considerare il corpo come uno strumento che può ampiamente condizionare la mente: quindi il nostro modo di pensare e di comprendere il mondo dipende non solo dal nostro cervello, ma anche dal modo in cui il corpo sente e dalle sue esperienze sensoriali.

Quando pensiamo, non lo facciamo solo con il cervello, ma coinvolgiamo anche il nostro corpo e le sensazioni fisiche che proviamo. Ad esempio, quando immaginiamo di camminare lungo una strada, il nostro cervello utilizza i ricordi delle sensazioni fisiche che ha provato quando camminava lungo una strada.

L’Embodiment suggerisce che il nostro corpo e le nostre esperienze fisiche influenzano profondamente la nostra comprensione del mondo e il modo in cui affrontiamo problemi e decisioni.

Non solo: le nostre esperienze fisiche, corporee, fanno scattare anche una specifica produzione ormonale e di conseguenza uno specifico stato d’animo: felicità, rabbia, forza, stress, serenità, allegria…

Questo nuovo modo di vedere l’uomo e le sue reazioni alla vita, ha ribaltato quello che la scienza ha sempre decretato, ovvero che mente e corpo vivono le esperienze separatamente.

Alla luce di queste importanti realizzazioni, la domanda sorge spontanea:

Il movimento del corpo può dunque condizionare il mio stato d’animo?

La risposta è SI, assolutamente SI.

È pura magia, vero?

QUALI SONO I MOVIMENTI CHE MI FANNO STARE MEGLIO?

Vi lascio al prossimo articolo per spiegare qualcosa di più e dirvi come il Metodo ABC Muoviti® agisce con pochi semplici accorgimenti sull’asse corpo-mente.