I nuovi orizzonti della postura – 1.1

ABC MUOVITI ed Embodiment

Finora siamo stati convinti che lo studio e l’analisi posturale si possano fermare a una mera valutazione biomeccanica. Invece no! Questo concetto è altamente limitante!

Il corpo, nella sua forma e nel suo movimento, vive e si adatta continuamente alle informazioni e agli stimoli che provengono dall’esterno e, a sua volta, “emette” informazioni dirette verso ciò che lo circonda. Questo scambio è gestito da un sofisticato “software” di elaborazione dati, composto da molti sottosistemi che comunicano tra di loro: memoria, sistema somato-sensitivo, emozioni, natura del pensiero, linguaggio, forme e colori del corpo, atteggiamenti.

Oggi il mio interesse è rivolto verso la comprensione di come la lettura della postura possa alimentarsi di nuovi interessanti concetti che coinvolgono non solo il corpo e il movimento, ma anche la mente e le emozioni.

Teoria “dell’Embodiment”

La teoria “dell’Embodiment” (impersonificazione o personificazione) è un approccio teorico e sperimentale in psicologia e nelle scienze cognitive che ha attirato negli ultimi anni parecchia attenzione, non solo da parte di chi si occupa di psicologia, ma anche da parte di chi si occupa di postura e movimento.

L’Embodiment, in parole semplici, può essere definita come “la conoscenza attraverso l’esperienza del corpo”.

La cultura occidentale e la scienza antica e moderna, così come gli studi sull’intelligenza, hanno unidirezionalmente dissociato il corpo dagli stati del pensiero: possiamo risalire a Platone che asseriva che il Corpo è una distrazione per la vita intellettuale, o addirittura a Sant’Agostino per il quale il corpo è fonte di peccato e debolezza, a Cartesio, che divide nettamente le esperienze del corpo da quelle della mente sostenendo che l’una non influenza l’altra.

Finalmente anche in campo clinico e riabilitativo, attraverso lo sviluppo degli studi sulla consapevolezza del sé corporeo (ovvero il sentimento di possedere un corpo proprio e personalissimo, strutturato e composto) si è giunti a considerare il corpo come uno strumento che può ampiamente condizionare la mente: quindi il nostro modo di pensare e di comprendere il mondo dipende non solo dal nostro cervello, ma anche dal modo in cui il corpo sente e dalle sue esperienze sensoriali.

Quando pensiamo, non lo facciamo solo con il cervello, ma coinvolgiamo anche il nostro corpo e le sensazioni fisiche che proviamo. Ad esempio, quando immaginiamo di camminare lungo una strada, il nostro cervello utilizza i ricordi delle sensazioni fisiche che ha provato quando camminava lungo una strada.

L’Embodiment suggerisce che il nostro corpo e le nostre esperienze fisiche influenzano profondamente la nostra comprensione del mondo e il modo in cui affrontiamo problemi e decisioni.

Non solo: le nostre esperienze fisiche, corporee, fanno scattare anche una specifica produzione ormonale e di conseguenza uno specifico stato d’animo: felicità, rabbia, forza, stress, serenità, allegria…

Questo nuovo modo di vedere l’uomo e le sue reazioni alla vita, ha ribaltato quello che la scienza ha sempre decretato, ovvero che mente e corpo vivono le esperienze separatamente.

Alla luce di queste importanti realizzazioni, la domanda sorge spontanea:

Il movimento del corpo può dunque condizionare il mio stato d’animo?

La risposta è SI, assolutamente SI.

È pura magia, vero?

QUALI SONO I MOVIMENTI CHE MI FANNO STARE MEGLIO?

Vi lascio al prossimo articolo per spiegare qualcosa di più e dirvi come il Metodo ABC Muoviti® agisce con pochi semplici accorgimenti sull’asse corpo-mente.

Muoviti come Natura crea

Diverse persone vengono a trovarmi in Studio e lamentano “rigidità” di vario genere: chi ha “la cervicale” e dolori alle spalle, chi indolenzimento alla bassa schiena, chi mi dice che gli “tirano” le ginocchia.

Alcuni chiedono un aiuto per ritrovare flessibilità, altri non riescono a respirare, con conseguenti stati di stanchezza, affanno, ansia o insonnia.

Da dove iniziamo a lavorare per migliorare?

Ti faccio una domanda: ti ricordi se quando eri piccolo avevi tutti questi disagi e malesseri?

Attimo di silenzio, breve riavvolgimento del nastro della vita, lo sguardo si sposta velocemente in alto a sinistra per rievocare il ricordo e la risposta è: no, da piccolo stavo bene!

Osserviamo dunque i bambini: loro si muovono secondo natura, in maniera primitiva e istintiva, diremmo quasi in maniera fluida. Non si pongono nemmeno il problema del respiro perché viene da solo, sia a riposo che in movimento. Arrampicarsi o piegarsi non gli fa paura e, se cadono, sanno rialzarsi. Vivono giornalmente secondo un principio che noi adulti abbiamo dimenticato: siamo programmati per muoverci e abbiamo tutti gli strumenti per farlo, fin dalla nascita.

Nel tempo tali strumenti vengono lasciati “in cantina” oppure vengono utilizzati in modo poco funzionale, ed ecco che, con un lento ma inesorabile processo, nascono rigidità e malesseri di vario genere che possono diventare anche cronici.

Viviamo ormai nell’era dell’iperattività nel non-movimento: ci alziamo la mattina e torniamo seduti a fare colazione. Seduti in macchina. Seduti, fermi oppure svolgendo movimenti ripetitivi in ambiti ristretti al lavoro. Seduti a pranzo e a cena. Malamente seduti sul divano dopo cena e infine distesi di notte. L’ora di palestra non è sufficiente per il nostro Sistema, progettato per muoversi per l’80% della giornata.

L’iperattività senza movimento gioca spesso brutti scherzi, limitando notevolmente il corpo sia nelle sue azioni biomeccaniche, che nei processi viscerali e provoca squilibri di diversa entità al sistema nervoso. Viene chiamato stress, un termine che in fisica significa: adattamento alla tensione da sforzo in un sistema continuo.

Il nostro Sistema ha, in effetti, la meravigliosa abilità di adattarsi e compensare le tensioni per lungo, lunghissimo tempo, ma quando non ce la fa più scatta l’allarme che si traduce con malesseri e dolori.

Star male non fa bene! Nemmeno all’anima. Sono sicura che sottovaluti il concetto che dolori cronici e autostima non vanno proprio d’accordo.

Preferisci dunque rimanere con “la cervicale” o ci tieni a ripristinare quel programma iniziale che ti può far muovere secondo natura?

Vieni a imparare un metodo efficace al 100% per stare meglio.

ABC MUOVITI è un percorso di 3 incontri studiati per resettare gli adattamenti al non-movimento o al movimento non funzionale e ristabilire quel programma iniziale secondo natura.

Quale risultato vuoi raggiungere?

  • evitare il mal di schiena e i dolori cervicali;
  • ritrovare la postura corretta;
  • ridurre stress e fatica;
  • migliorare la coordinazione e l’equilibrio;
  • aumentare il potere visivo;
  • imparare a respirare correttamente e aumentare il volume respiratorio;
  • migliorare la prestazione sportiva (per ogni sport);
  • regolarizzare battito cardiaco e pressione;
  • riequilibrio della capacità cognitiva e decisionale;
  • maggiore autostima;
  • aumento della capacità di concentrazione, apprendimento e memorizzazione.

Come devi fare?

La soluzione si chiama ABC MUOVITI e si basa su un insieme di movimenti strutturati per re-insegnare al corpo a ri-organizzarsi in maniera naturale.

ABC MUOVITI propone i prossimi 3 seminari di base in queste date:

ABC CAMMINA10/06/2019ore 19.00MARTIGNACCO
ABC SINCRONIZZA24/06/2019ore 19.00MARTIGNACCO
ABC RESPIRA08/07/2019ore 19.00MARTIGNACCO

www.abcmuoviti.com

info@abcmuoviti.com